cellulare con schermata app di facebook

Diversi editori di notizie si ritroveranno senza milioni di dollari, poiché Meta ha dichiarato, in modo molto sommesso, che non c’è posto per le notizie dedicate sulle sue piattaforme social, sempre più basate su algoritmi.

Sulla base di fonti anonime interne a Facebook, è emerso che l’azienda si sta ufficialmente tirando indietro dai contratti con i principali editori di notizie. La notizia è stata poi confermata quasi esplicitamente da un portavoce di Meta, la società madre di Facebook.

Facebook ha pagato agenzie di stampa come il New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal per inserire i loro contenuti nella scheda Notizie di Facebook. Gli accordi avevano un valore complessivo di oltre 100 milioni di dollari, con il Times pagato più di 20 milioni di dollari, rispetto ai 15 milioni del Post e ai 10 del Journal, secondo quanto riportato in precedenza. Axios ha anche menzionato, sulla base di fonti interne senza nome, che Facebook pagava agli outlet 90 milioni di dollari per i video delle notizie.

Gli accordi triennali con gli editori di notizie sono stati siglati per la prima volta nel 2019, e ora tutti quei soldi faranno “puff” quando questi contratti finiranno nel dimenticatoio. I contratti sono stati stipulati per evitare le voci di alcuni sostenitori e legislatori secondo cui Facebook, insieme ad altre aziende tecnologiche, dovrebbe pagare per i contenuti giornalistici ospitati sui loro siti.

In precedenza Facebook era stato colpito da leggi istituite nel 2021 dall’Australia che obbligavano l’azienda a pagare per i contenuti delle notizie. In quel periodo, quando l’azienda stava combattendo contro quella legge, Nick Clegg, presidente della società per gli affari globali, ha dichiarato: “Meno di un post su 25 nel vostro feed di notizie conterrà un link a una notizia, e molti utenti dicono che vorrebbero vedere ancora meno notizie e contenuti politici”. Alla fine Facebook lancerà un fondo di 15 milioni di dollari per le notizie.

Meta potrebbe comunque aver bisogno di risparmiare. La sua ultima relazione trimestrale ha mostrato che ha subito il primo calo delle entrate nella storia dell’azienda.

Contenuto liberamente ispirato a https://gizmodo.com/meta-facebook-news-1849344493